Amore perdonami:
sono brutale e vorrei ungerti d’olio,
ti perseguito e vorrei
che davanti a te io fossi un tappeto,
ti amo e mi recludo nel mio silenzio,
ma ho paura, paura di me stessa,
di questi gigli orrendi di fame e di fango
che crescono nella mia mente
ti perseguito e vorrei
che davanti a te io fossi un tappeto,
ti amo e mi recludo nel mio silenzio,
ma ho paura, paura di me stessa,
di questi gigli orrendi di fame e di fango
che crescono nella mia mente
2 commenti:
Dopo aver letto questi versi c'è molto da riflettere!
Ho aperto un nuovo blog solo per concorsi di poesia.
anch'io ho pensato alla Merini, ma cantata da Vecchioni. Che tenerezza, la poesia che hai postato!
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