In me (Kikuo Takano)

In me c’è qualcosa di rotto.
Sono come l’orologio che si ferma
poco dopo averlo caricato,
come il piatto incrinato che non torna
nuovo se anche
lo incolli con cura.
In me c’è qualcosa di schiacciato.
Sono come il tubetto di dentifricio
quando nulla ne esce
se anche lo premi,
come la pallina da ping-pong ammaccata
che non può tenere più in gioco
nemmeno un buon giocatore.
Ci sono oggetti distrutti e schiacciati
dal principio, senza motivo, in me:
l’ombrello che non sta aperto, il violino
fuori uso e i sandali coi cinturini rotti,
il rubinetto intasato, il flauto
sfiatato, la lampada consumata.
Eppure non mi perdo di morale,
l’ira non mi trascina, né mi tormento
come una volta, anzi mi auguro
di potermi riempire
di quelle cose inutili,
restando distrutto e schiacciato,
in questo trovando il mio orgoglio.

3 commenti:

Tomaso ha detto...

Buon giorno cara Ilaria,
vedo che le tue poesie che posti non mi fa sentire sereno ponso che tu sia triste e questo mi fa male vorre che tu sia felice o almeno lo provassi ad essere.
scusami di queste parole ma come tu avrai capito sono fatto così quando mi affeziono ad una persona vorrei vederla felice, lo so che chiedo l'impossibile ma ci provo.
Vorrei chiederti perché non fai ogni tanto una scappata al faro, potrebbe darsi che trovi qualcuno che ti porti il buonumore.
Scusami di nuovo il tuo
affezionato, Tomaso

Anonimo ha detto...

Ti prometto che provo a farlo ad essere felice per te e per le persone che mi vogliono bene...un abbraccio tomaso caro...e grazie...:)

Unknown ha detto...

Brava Ilaria
Bisogna cercare di sforzarsi anche quando è difficile.
Un abbraccio

 
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