Canzone del maschio e della femmina (Pablo Neruda)

Canzone del maschio e della femmina!
Il frutto dei secoli, che spreme il suo succo
nelle nostre vene.
La mia anima si diffonde nella tua carne distesa
per uscire migliorata da te, il cuore si disperde
stirandosi come una pantera,
e la mia vita, sbriciolata, si annoda
a te come la luce alle stelle!
Mi ricevi
come il vento la vela.
Ti ricevo
come il solco il seme.
Addormentati sui miei dolori se i miei dolori
se i miei dolori non ti bruciano,
legati alle mie ali,
forse le mie ali ti porteranno,
dirigi i miei desideri, forse ti duole la loro lotta.
Tu sei l’unica cosa che possiedo
da quando persi la mia tristezza!
Lacerami come una spada
o senti come un’antenna!
Baciami,
mordimi,
incendiami,
che io vengo alla terra
solo per il naufragio dei miei occhi di maschio
nell’acqua infinita dei tuoi occhi di femmina!


Felicita' (Blaga Dimitrova)

Nel fondo di questa notte
la tenebra mi potrebbe soffocare
se accanto a me non ci fosse lui -
finestra aperta, illuminata
da cui prendere il respiro.

Lo so che un'ombra ci separa (Roberto Carifi)

Lo so che un’ombra ci separa,
che questa luce è fragile
come certi lucignoli che scuote
la brezza leggera d’autunno,
ma il tuo sorriso
forse l’ha scritto Dio
nel mio destino.

Invece no (Laura Pausini)

Forse bastava respirare, solo respirare un pò
fino a riprendersi ogni battito
e non cercare l'attimo, per andar via (non andare via)
perchè non può essere abitudine
dicembre senza te, chi resta qui spera l'impossibile
Invece no, non c'è più tempo per spiegare
per chiedere se ti avevo dato amore
io sono qui e avrei da dire ancora, ancora
Perche si spezzano tra i denti
le cose più importanti
quelle parole che non osiamo mai
e faccio un tuffo nel dolore, per farle risalire www.testicanzone.com
portarle qui, una per una qui
le senti tu pesano e si posano per sempre su di noi
e se manchi tu, io non so riperterle io non riesco a dirle più
Invece no, qui piovono i ricordi
ed io farei di più, di ammettere che è tardi
come vorrei, poter parlare ancora ancora
E Invece no, non ho più tempo per spiegare
avevo anchio, io qualcosa da sperare davanti a me
qualcosa da finire insieme a te.
Forse mi basta respirare
solo respirare un pò
Forse è tardi, forse invece no.



Ci sono due uomini (Tove Ditlevsen)

Ci sono due uomini nel mondo, che
costantemente m'incrociano la strada,
l'uno è colui che amo,
l'altro colui che mi ama.
L'uno è un sogno notturno
e abita nella mia mente buia,
l'altro sta alla porta del mio cuore
ed io mai gli apro.
L'uno mi ha dato un primaverile soffio
di felicità che subito dispariva,
l'altro mi ha dato tutta la sua vita
e non è stato mai ripagato di un'ora.
L'uno freme del canto del sangue
dove l'amore è puro e libero,
l'altro ha a che fare con il triste giorno
in cui affogano i sogni.
Ogni donna si trova tra questi due,
innamorata e amata e pura..
una volta ogni cent'anni può succedere
che essi si fondano in uno.

Previsioni (David Herbert Lawrence)

Pazienza, piccolo Amore!
Una donna dal petto pesante, calda come giugno entrerà
un giorno e chiuderà la porta, per restare.
E quando l'animo tuo, oppresso, avrebbe reclamato
una fresca notte solitaria, il suo petto la notte coprirà
pendente nella stanza tua come una coppia di gigli tigrati,
che i loro petali oro-pallido schiudono con ferma intenzione
e soffocano le tenebre blu con acre profumo, fiaccando
il tuo corpo con la spinta dei suoi capezzoli, finché
freschezza bramerai con una forte sete.
E ti ricorderai allora, con desiderio vero
per la prima volta, quel che ero per te.
Così profondamente sogna un narciso selvatico
e ti attende attraverso l'oscurità
fredda ed azzurra, brillando allegramente
ai tuoi piedi come piccola luce.
Pazienza, piccolo Amore! Negli anni a venire
io sarò dolce per te, nella memoria.

Grazie

Una sola parola per te...

Se l'amore deve essermi negato (Rabindranath Tagore)

Se l'amore deve essermi negato,
perché il mattino spezza il suo cuore
in canzoni, e perché questi sospiri
che il vento del sud disperde
tra le foglie appena spuntate?
Se l'amore deve essermi negato,
perché porta la notte, in dolente
silenzio, la pena delle stelle?
E perché questo folle cuore getta
getta sconsideratamente la speranza
su un mare la cui fine non conosce?

Per te (Almina Madau)

Vorrei sentire ora,
qualcosa che mi brucia il cuore.
Ancora.
Vorrei una luce, un forte calore.
Come allora.
Un'onda improvvisa,
di anima invasa,
da folle passione.
Invece riposa.
Vorrei risvegliare il tempo passato,
vivendo il presente,
sperando il futuro.
Vorrei amarti ora


Perdita (Jeanette Winterson)

Perche' e' la perdita

la misura dell'amore?

Non voltarti (Giulia Carcasi)

Non voltarti...
perchè vivere
è come scalare le montagne:
non devi guardarti alle spalle,
altrimenti rischi le vertigini.
Devi andare avanti, avanti, avanti...
Senza rimpiangere
quello che ti sei lasciato dietro,
perchè, se è rimasto dietro,
significa che non voleva
accompagnarti nel tuo viaggio.

Auguri a tutti!!!

L'ultimo brindisi (Anna Achmatova)

Bevo a una casa distrutta,
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all’inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.

Quando uno è triste non servono le classifiche (Stefano Benni)

Quando uno è triste
non servono le classifiche,
non c’è un tristometro,
è inutile dire
sto mediamente peggio di te o
decisamente meglio di te,
si diventa tutti ottusi ed egoisti
e la propria tristezza
diventa una grande campana
in cui ci si chiude,
per non ascoltare
la tristezza degli altri.

Per te Papa'

Si avvicina Natale...e come sempre in questo periodo mi entra un po' di amarezza nel cuore...perche' c'e' una persona che mi ha lasciato 12 anni fa che mi manca troppo..quella persona e' mio padre...lui ha fatto tanti sbagli con me figlia...spesso mi ha messa in secondo piano per motivi che non mi sembra giusto elencare...pero',forse e' davvero tutto scritto da Dio,quando per lui la situazione e' precipitata mi ha voluto vicino...e io ero li'...abbiamo passato due anni di "riscatto"diciamo cosi'...finalmente mi voleva bene e me lo dimostrava anche...poi se ne e' andato..e quella sera,in quella stanza di ospedale c'ero solo io a tenergli la mano...per me e' stato brutto anche se a volte penso che se non fosse successa quella cosa io non avrei mai avuto la possibilita' di stargli vicino cosi..forse anche la morte ha un senso..un perche'...
Mi ricordo sempre quell'ultimo abbraccio anzi lo sento ancora...l'ultima cosa che mi ha detto e' stata "non mi cercare dentro a nessuno perche' nessuno mai ti vorra' bene cosi" porto le sue parole nel mio cuore sempre!!!!!

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E' Natale pero'...abbraccio il mio ometto ed e' come se stessi abbracciando te...auguri anche a te Papa'...

Nulla e' in regalo (Wislawa Szymborska)

Nulla è in regalo, tutto è in prestito.
Sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.
E' così che stanno le cose,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.
E' troppo tardi
per impugnare il contratto.
Quanto devo
mi sarà tolto con la pelle.
Me ne vado per il mondo
tra una folla di altri debitori.
Su alcuni grava l'obbligo
di pagare le ali.
Altri dovranno,
per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.
Nella colonna Dare
ogni tessuto che è in noi.
Non un ciglio, non un peduncolo
da conservare per sempre.
L'inventario è preciso
e a quanto pare
ci toccherà restare con niente.
Non riesco a ricordare
dove, quando e perché
ho permesso di aprirmi
quel conto.
Chiamiamo anima
la protesta contro di esso.
E questa è l'unica cosa
che non c'è nell'inventario.


Ho imparato a non preoccuparmi dell'amore (Alice Walker)

Ho imparato
a non preoccuparmi dell'amore
ma di onorare le sue visite
con tutto il mio cuore.
Esaminare i cupi misteri
del sangue
con mente allegra e
leggera,
conoscere
il flusso delle emozioni
sciolte e veloci
come l'acqua.
La fonte sembra
qualche inesauribile
sorgente
all'interno
della nostra doppia
o triplice essenza;
il nuovo viso che io
rivolgo a te
nessuno al mondo
l'ha visto
ancora.

I versi sono polvere (Alda Merini)

I versi sono polvere chiusa
di un mio tormento d'amore,
ma fuori l'aria è corretta,
mutevole e dolce e il sole
ti parla di care promesse,
così quando scrivo
chino il capo nella polvere
e anelo il vento, il sole,
e la mia pelle di donna
contro la pelle di un uomo.

di Alda Merini

Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.

Vado sognando sentieri (Antonio Machado)

Vado sognando sentieri
della sera. Le dorate
colline, i pini verdi,
la polvere sulle querce!...
Il sentiero dove va?
Vado cantando, viandante
che intanto fa il suo cammino
– Ecco scendere la sera –,
“Nel cuore mi doleva
la spina di una passione;
un giorno la strappai via:
non mi sento più il cuore”.
La campagna, scura e muta,
resta assorta a meditare
un attimo. Nel pioppeto
sul fiume soffia il vento.
La sera diventa buia;
e il sentiero dalla bianca
serpentina che sbiadisce
offuscandosi scompare.
Torna il mio canto a penare:
“Pungente spina dorata,
come vorrei sentire
che mi trafiggi il cuore”.

Che tu possa avere (dal film Blown)

"Che tu possa avere sempre il vento in poppa,
Che il sole ti esploda in viso e che il vento
del destino ti porti in alto a danzare con le stelle."

Il demone amante (Erica Jong)

Incapace di sopportare le falsità
le ragazze che chiamavano
ogni volta che venivi
nel mio letto –
sono fuggita
e ora sogno di te
sapendo che tu
stai sognando di me,
sapendo che saremo sempre
l’uno la musa dell’altro, l’amante proibito,
strega e stregone,
legati da un filamento di carne,
mio amore attraverso lo specchio.
Sogno di te
come la strega
accanto al focolare del marito
sogna il gran maestro
della congrega,
sogna le pietre roventi
che pungono la carne,
mentre il suo buon marito
le carezza il fondoschiena,
mormorando parole
di mite amor domestico.
Tu sei il mio demone,
il diavolo nella carne,
il bimbo selvatico,
il ragazzo dagli occhi di brace,
il cattivo seme che accolsi
nel mio corpo,
l’ago infetto
che bramavo
più intensamente
della salute.
Da ogni riva di mare
ti vedo agitare le braccia
fuori delle onde spumeggianti
mentre anneghi
solo per rinascere
nella schiuma
tra le mie gambe.
In ogni letto
appari, spiritello sensuale,
prendendoti gioco dei miei amanti
coi tuoi scintillanti occhi azzurri
ed il bastone incurvato del tuo uccello
odoroso di zolfo.
Tu sei un guaio, un guaio doppio,
un guaio triplo,
la rovina della pace,
ma fai bollire
il mio calderone.
Sogno di te sempre
mentre giaccio
tra le braccia protettive
di un altro.
Sogno di te
come la strega condannata
sogna la fine
al rogo,
quando, legata al palo in fiamme,
offrirà la sua carne
perché divenga fumo,
i capelli perché divengan cenere,
l’anima perché sia portata via
sulle ali del vento,
a sposare, sposare, sposare
l’ultimo fuoco.


La forza delle donne (Gigi D'Alessio)

La forza delle donne
non puo' finire mai
l'amore delle donne
non ci abbandona mai
la forza delle donne
non puo' finire mai
l'amore delle donne
non ci abbandona mai
nella fine di una storia sulla scia
in silenzio se ne sanno andare via
se ti lasciano il fantasma
di ricordi dentro te
credi solo in tutto quello che non c'e'
donne di chi
con un tocco d'eleganza
sanno dirti di si'
donne e magia
sono tutte un po' madonne
con il nome maria
donne e tabu'
si fanno rosse in viso
se il vestito va giu'
donne in corsia
per diventare mamme tra dolore e poesia
donna sei tu
quella da scavare dentro
per trovare di piu'
donna lo sai
dopo si fa sempre come vuoi
la forza delle donne
non puo' finire mai
l'amore delle donne
non ci abbandona mai
un tramonto un'alba un po' di gelosia
non avrebbe senso se non fossi mia
anche l'aria ha piu' sapore
respirata insieme a te
fanno grande pure l'uomo che c'e'in me
donne di chi
con un tocco d'eleganza
sanno dirti di si'
donne e magia
sono tutte un po' madonne
con il nome maria
donne e tabu'
si fanno rosse in viso
se il vestito va giu'
donne in corsia
per diventare mamme tra dolore e poesia
donna sei tu
quella da scavare dentro
per trovare di piu'
donna che sia
e' bello conservarti in una fotografia
donna se vuoi
sai tenere in pugno anche gli eroi
la forza delle donne
non puo' finire mai
l'amore delle donne
non ci abbandona mai

da Ho voglia di te (Federico Moccia)

“.. Non c'è mai un perchè ad un ricordo.
Arriva all'improvviso, così,
senza chiedere il permesso.
E non sai mai quando se ne andrà.
L'unica cosa che sai
è che purtroppo tornerà di nuovo.
Ma di solito sono attimi.
E ormai so come fare.
Basta non fermarsi troppo.
Appena arriva quel ricordo,
allontanarsene velocemente,
farlo subito, senza rimpianti,
senza concessioni,
senza metterlo a fuoco,
senza giocarci.
Senza farsi male.
Ecco, meglio.. ormai è passato..”

Confessione (Karin Boye)

Non sono nata per fare la ribelle
Eppure sono costretta ad esserlo.
Perché il mio destino non è mio soltanto?
Perché mi abbarbico in esso?
Oppure, se ora devo battermi,
perché accade con dolore?
Perché non a suon di musica,
quando infine sono costretta ad osare?
Sangue del mio sangue,
voi che mi avete giudicato duramente
E mi avete ripudiato nella vergogna,
sapevo bene, quando sono stata respinta,
che avevo violato un tutto,
sentivo una comunione santa
dietro le parole di condanna,
sapevo con angoscia: voi siete io –
e m’inchinavo.
Ma dov’ero e mi credevo muta,
udivo gemere la tenebra.
Anime dal luogo delle stesse sofferenze
Respiravano al mio fianco.
Udivo il mio stesso grido d’aiuto
Alzarsi dai deserti più assoluti,
sapevo con angoscia: io sono voi –
e non potevo tacere.
Vile, vile, tre volte vile
Devo però combattere,
cadere a terra e rialzarmi
con tutti i miei nervi in pezzi,
devo sentire come ferro rovente
i giudizi di chi è inesorabile –
e seguire e seguire un fuoco bruciante,
che fiorisce nella tenebra.


A mio figlio Vito

Questo post lo voglio dedicare a mio figlio Vito...lui e' arrivato per caso nella mia vita,lui e' il mio ometto del cuore...dico sempre sono sola invece non e' vero...c'e' un uomo per cui io saro' sempre unica...ed e' lui...ti adoro piccolo Vito e grazie per l'affetto che mi dai.
Ti dedico questa canzone di Claudio Baglioni:

avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
storie fotografate dentro un album rilegato in pelle
tuoni d'aerei supersonici che fanno alzar la testa
e il buio all'alba che si fa d'argento alla finestra
avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare
schiuma di cavalloni pazzi che s'inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da tirare fuori che è già estate
un treno per l'America senza fermate
avrai due lacrime più dolci da seccare
un sole che si uccide e pescatori di telline
e neve di montagne e pioggia di colline
avrai un legnetto di cremino da succhiare
avrai una donna acerba e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore
avrai una sedia per posarti ore
vuote come uova di cioccolato
ed un amico che ti avrà deluso tradito ingannato
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore avrai
avrai parole nuove da cercare quando viene sera
e cento ponti da passare e far suonare la ringhiera
la prima sigaretta che ti fuma in bocca un po' di tosse
Natale di agrifoglio e candeline rosse
avrai un lavoro da sudare
mattini fradici di brividi e rugiada
giochi elettronici e sassi per la strada
avrai ricordi di ombrelli e chiavi da scordare
avrai carezze per parlare con i cani
e sarà sempre di domenica domani
e avrai discorsi chiusi dentro mani
che frugano le tasche della vita
ed una radio per sentire che la guerra è finita
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando ti fermerai sognando
avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore amore avrai



di Kahlil Gibran

Diceva un foglio bianco come la neve:
"Sono stato creato puro,
e voglio rimanere così per sempre.
Preferirei essere bruciato
e finire in cenere che essere preda
delle tenebre e venir toccato
da ciò che è impuro".
Una boccetta di inchiostro
sentì ciò che il foglio diceva,
e rise nel suo cuore scuro,
ma non osò mai avvicinarsi.
Sentirono le matite multicolori,
ma anch'esse non gli si accostarono mai.
E il foglio bianco come la neve
rimase puro e casto per sempre
puro e casto
ma vuoto.

L'incontro (Katherine Mansfield)

E iniziammo a parlare,
guardandoci un attimo, schivi, con imbarazzo.
La tristezza chiamava lacrime,
ma non piangevo; desideravo
prenderti la mano, ma un tremito diffuso
me lo impediva.
Contavi i giorni che mancavano
a un altro appuntamento,
ma entrambi sentivamo nel cuore,
che soli ce ne andavamo per sempre.
Il suono acuto di una campana riempì la stanza.
"Ascolta" dissi "batte forte come un cavallo
che galoppa su una strada deserta
e che si perde nella notte scura."
Tacqui stretta tra le tue braccia
finché il rintocco vinse anche il battito dei nostri cuori.
"Non posso andarmene" dicesti,
"la mia vita è qui, in eterno."
Ma te ne andasti.
Tutto era cambiato. Il rintocco giunse sopito,
debole, sempre più fioco.
Dissi alla notte: "Se smette devo morire".


Ringraziamento (Wislawa Szymborska)

Devo molto
a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l'amore non può darlo,
né riesce a toglierlo.
Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come una meridiana,
capisco
ciò che l'amore non capisce,
perdono
ciò che l'amore non perdonerebbe mai.
Da un incontro a una lettera
passa non un'eternità,
ma solo qualche giorno o settimana.
I viaggi con loro vanno sempre bene,
i concerti sono ascoltati fino in fondo,
le cattedrali visitate,
i paesaggi nitidi.
E quando ci separano
sette monti e fiumi,
sono monti e fiumi
che trovi su ogni atlante.
E' merito loro
se vivo in tre dimensioni,
in uno spazio non lirico e non retorico,
con un orizzonte vero, perché mobile.
Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.
«Non devo loro nulla» -
direbbe l'amore
su questa questione aperta.

da Vivere,amare e capirsi (Leo Buscaglia)

Abbiamo dimenticato cosa sia
guardarsi l'un l'altro, toccarsi,
avere una vera vita di relazione,
curarsi l'uno dell'altro.
Non sorprende
se stiamo
morendo tutti di solitudine.

Eterna presenza (Pedro Salinas)

Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
Prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,
ti cercavo tutta,
ti desideravo intera.
Oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,
le ultime prove.
Di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,
sì, però lì fuori.
E mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,
che ai miei occhi
assicuravano presenza.
Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro.
Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
Come la luce è
quieta, fissa, immobile,
fungendo da centro
che non vacilla mai
al tremulo corpo
di fiamma che trema.
Come è la stella,
presente e sicura,
senza voce e senza tatto,
nel cuore aperto,
sereno, del lago.
Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
che tu stia in me
come il cuore
mio che mai
vedrò, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai
di darmi la mia vita
fino a quando morirò.
Come lo scheletro,
il segreto profondo
del mio essere, che solo
mi vedrà la terra,
però che in vita
è quello che si incarica
di sostenere il mio peso,
di carne e di sogno,
di gioia e di dolore
misteriosamente
senza che ci siano occhi
che mai lo vedano.
Quello che ti chiedo
è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:
ma che sia per me
possessione totale
dell'anima lontana,
eterna presenza.

di Cesare Pavese

Vorrei poter soffocare
nella stretta delle tue braccia
nell'amore ardente del tuo corpo
sul tuo volto, sulle tue membra struggenti
nel deliquio dei tuoi occhi profondi
perduti nel mio amore,
quest'acredine arida
che mi tormenta.
Ardere confuso in te disperatamente
quest'insaziabilità della mia anima
già stanca di tutte le cose
prima ancor di conoscerle
ed ora tanto esasperata
dal mutismo del mondo
implacabile a tutti i miei sogni
e dalla sua atrocità tranquilla
che mi grava terribile
e noncurante
e nemmeno più mi concede
la pacatezza del tedio
ma mi strazia tormentosamente
e mi pungola atroce,
senza lasciarmi urlare,
sconvolgendomi il sangue
soffocandomi atroce
in un silenzio che è uno spasimo
in un silenzio fremente.
Nell'ebrezza disperata
dell'amore di tutto il tuo corpo
e della tua anima perduta
vorrei sconvolgere e bruciarmi l'anima
sperdere quest'orrore
che mi strappa gli urli
e me li soffoca in gola
bruciarlo annichilirlo in un attimo
e stringermi a te
senza ritegno più
ciecamente, febbrile,
schiantandoti, d'amore.
Poi morire, morire,
con te.
Il giorno tetro
in cui dovrò solitario
morire (e verrà, senza scampo)
quel giorno piangerò
pensando che potevo
morire così nell'ebbrezza
di una passione ardente.
Ma per pietà d'amore
non l'ho voluto mai.
Per pietà del tuo povero amore
ho scelto, anima mia,
la via del più lungo dolore.

(12 dicembre 1927)

Camminare guardandoti attorno (Giulia Carcasi)

Puoi camminare guardandoti i piedi e allora,
è raro, ma potrai inciampare lo stesso;
di sicuro perderai un tramonto che si spegne davanti a te,
i disegni di uno stormo di uccelli sulla tua testa.
Oppure puoi camminare guardandoti attorno,
quasi sicuramente inciamperai,
però avrai raccolto i regali della terra.

Mille giorni di te e di me (Claudio Baglioni)

A mio avviso...la canzone d'amore piu' bella del secolo.
Io mi nascosi in te poi ti ho nascosto
da tutti e tutti per non farmi più trovare,
e adesso che torniamo ognuno al proprio posto
liberi finalmente e non saper che fare
non ti lasciai un motivo nè una colpa
ti ho fatto male per non farlo alla tua vita,
tu eri in piedi contro il cielo ed io così
dolente mi levai imputato alzatevi
chi ci sara' dopo di te
respirera' il tuo odore
pensando che sia il mio
io e te
che facemmo invidia al mondo
avremmo vinto mai
contro un miliardo di persone
e una storia va a puttane
sapessi andarci io
ci separammo un pò come ci unimmo
senza far niente e niente
poi c'era da fare,
se non che farlo e lentamente noi fuggimmo
lontano dove non ci si può più pensare
finimmo prima che lui ci finisse
perchè quel nostro amore non avesse fine,
volevo averti e solo allora mi riusci'
quando mi accorsi che ero lì per prenderti
ma chi mi vorra' dopo di te
si prendera' il tuo armadio
e quel disordine
che tu hai lasciato nei miei fogli
andando via cosi'
come la nostra prima scena
solo che andavamo via di schiena
incontro a chi
insegneremo quello che
noi due imparammo insieme
e non capire mai
cos'e' se c'e' stato per davvero
quell'attimo di eterno
che non c'e'
mille giorni di te e di me...
ti presento un vecchio amico mio
il ricordo di me
per sempre
per tutto quanto il tempo
in questo addio
io m'innamorero'
di te...

L’amore dato non è mai perduto (Elisabetta Vella)

"Perciò ricorda
e tieni bene a mente:
l’amore dato
non è mai perduto,
e torna indietro
in modo singolare,
talvolta quando meno
te l’aspetti,
vi è qualcuno,
cresciuto all’ombra
della tua parola,
che ti comprende,
t’ascolta e ti consola".


Il mio niente (Roberto Pazzi)

Oggi verrei a casa tua,
farei questo lungo viaggio
solo per infilare questi versi
nella fessura sotto la porta,
non potrei rompere
il divieto di rivederci.
Niente, vorrei dirti,
solo questo niente.
Fu detto già tutto.
Da quando ci siamo separati
sopravviviamo,
siamo la rovina di quel tempo.
Ma questo mio niente dopo di te
mi sostiene e si rafforza,
cresce bene con gli anni,
si fa grande, muta la voce,
non vuole più stare con me,
esce sempre più spesso
a cercare altro niente,
inutilmente bello come fui.
I nostri occhi han fissato il sole,
non guardano più,
ricordano di aver visto.
A che servirebbe rivederti ?
Perderei il mio niente.
Di tutte le cose che potevo fare
ho sempre scelto una sola,
monco di troppe vite non fatte
tu sei il Niente che mi ha scelto.
E ti appartengo sempre.

Forse non sai (Sabrina Priolo)

Forse non sai
che se mi sposti un capello,
che mi fa ombra sul viso,
per me è quasi amore.

Senza amore (Blaga Dimitrova)

Da questo momento vivrò senza amore.
Libera dal telefono e dal caso.
Non soffrirò. Non avrò dolore né
desiderio.
Sarò vento imbrigliato, ruscello di
ghiaccio.
Non pallida per la notte insonne
ma non più ardente il mio volto.
Non immersa in abissi di dolore
ma non più verso il cielo in volo.
Non più cattiverie – ma nemmeno
gesti di apertura infinita.
Non più tenebre negli occhi, ma lontano
per me non s’aprirà l’orizzonte intero.
Non aspetterò più, sfinita, la sera
ma l’alba non sorgerà per me.
Non mi inchioderà, gelida, una parola
ma il fuoco lento non mi arderà.
Non piangerò sulla crudele spalla
ma non riderò più a cuore aperto.
Non morrò solo per uno sguardo
ma non vivrò realmente mai più.


Il bacio (Danielle Steel)

Un singolo momento inciso nel tempo,
brillante e luminoso
come una stella nel cielo di mezzanotte,
un istante, un milione di anni in uno,
quando tutto si ferma
e la vita esplode in sogni infiniti,
e tutto è cambiato per sempre,
in un battito di ciglia.

Come si cambia (Fiorella Mannoia)

Un pomeriggio della vita
ad aspettare che qualcosa voli
indovinare il viso di qualcuno che
ti passa accanto
tornare indietro un anno un giorno
per vedere se per caso c'eri
e sentire in fondo al cuore
un suono di cemento
mentre ho gia' cambiato un uomo un'altra volta
Come si cambia
per non morire
come si cambia
per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare
con gli occhi verdi e brillantina
sei tu il duemila, certo che verra' ,
acida e' la pioggia
sopra le mie spalle nude
e dentro un taxi nella notte
avere freddo e non sapere dove,
sopra un letto di bottiglie rotte
strapazzarsi il cuore
e giocare a innamorarsi come prima
Come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare
Quante luci dentro ho gia' spento,
quante volte gli occhi hanno pianto
quante mie incertezze ho gia' perso o no..
Come si cambia per non morire
come si cambia
Sentire il soffio della vita
su questo letto che tra poco vola
toccarsi il cuore con le dita
e non aver paura
di capire che domani e' un altro giorno
Come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare
come si cambia per non morire
come si cambia

Un mio pensiero...

Stasera stavo cercando una poesia adatta al mio stato d'animo ...ma dopo un po' di tempo ho capito che nessuna poesia e nessun racconto potesse esprimerlo..e' troppo personale.Capita, certe notti come questa, capita di sentirsi soli...
non e' stanchezza, perdita di coraggio:
sono piena di amici veri...
ho tanto da fare...tanto da dire,
Ho lacrime di improvvisi ricordi...come tutti.
Ma capita
è un'assenza, un'attesa, un ritardo.
Non sono orfana di qualcosa che è andato via,
ma di qualcosa che deve ancora arrivare...
Preferisco mettere una foto..cosi stasera e' senza testo...stasera e' cosi...

Un Amico E' Così (Laura Pausini)

È facile allontanarsi sai
Se come te anche lui ha i suoi guai
Ma quando avrai bisogno sarà qui
Un amico è così
Non chiederà nè il come nè il perché
Ti ascolterà e si batterà per te
E poi tranquillo ti sorriderà
Un amico è così
E ricordati che finché tu vivrai
Se un amico è con te non ti perderai
In strade sbagliate percorse da chi
Non ha nella vita un amico così
Non ha bisogno di parole mai
Con uno sguardo solo capirai
Che dopo un no lui ti dirà di sì
Un amico è così
E ricordati che finché tu vorrai
Per sempre al tuo fianco lo troverai
Vicino a te mai stanco perché
Un amico è la cosa più bella che c'è
È come un grande amore, solo mascherato un po'
Ma che si sente che c'è
Nascosto tra le pieghe di un cuore che si dà
E non si chiede perché
Ma ricordati che finché tu vivrai
Se un amico è con te non tradirlo mai
Solo così scoprirai che
Un amico è la cosa più bella che c'è
E ricordati che finché tu vivrai
Un amico è la cosa più vera che hai
È il compagno del viaggio più grande che fai
Un amico è qualcosa che non muore mai.

di Anna Achmatova

Si sta bene qui: tra scricchiolii e fruscii
il freddo avanza ogni giorno.
L'albero cede sotto il candore
abbagliante delle rose di ghiaccio.
Sul bianco manto di neve
solo la traccia degli sci a ricordare
che tanto tempo fa di qui
passammo solo noi due.

Il pugno stretto intorno al mio cuore (Derek Walcott)

Il pugno stretto
intorno al mio cuore
si allenta un poco,
e io respiro ansioso luce;
ma già preme di nuovo.
Quando mai non ho amato
la pena d’amore?
Ma questa si è spinta
oltre l’amore fino alla mania.
Questa
ha la forte stretta del demente,
questa si aggrappa
alla cornice della non-ragione,
prima di sprofondare
urlando nell’abisso.
Tieni duro allora, cuore;
così almeno vivi.

Non ho chiuso il mio cuore ( Adriana Bolchini)

Ho sradicato le certezze
in un solstizio eterno
lungo strade di ghiaccio
ove la morte è amica.
Ho celato il volto in nebbia
armatura grigia del tempo
senza più scempio ne quiete
nel ventre della solitudine.
Ho vagato con l'anima stanca
un pugnale stretto nella mano
le ali rotte sotto i piedi
e una corteccia per vestito.
Ho ingoiato sassi e brina
che sapevano di fiele
ho taciuto il mio pianto
ridendo in faccia al mondo.
Ma non ho chiuso
mai il mio cuore .

Storia e amore (presa in prestito dal mio amico Valdemar)

Che fai donna distesa sul prato?
Aspetti un uomo che ti strappi una vita,
aspetti qualcuno che ti prenda per mano
e ti conduca all'amore?
Che fai donna con un uomo smarrito
che trema di paura nella notte attesa
e fugge quel corpo che sempre ha sognato?
Che fa il tuo corpo bagnato di limone
che inasprisce le labbra di chi lo tocca?
Che fai di notte stretta nelle braccia,
di chi cerca qualcosa di bello nella vita,
di uno che scappa come un vigliacco
dopo che la vita gli ha dato ciò che voleva?
Che fai uomo spaccando le barriere del pudore
ed inseguendo fantasmi nella notte,
con una voglia pazza di incontrare qualcuno,
qualcuno che ti parli un poco di Dio,
qualcuno che sappia capire una vita
che si trova nel mondo come un baratro,
che non conosce e non vuol conoscere,
che non vede e non cessa di guardare?
Che fai uomo, parli di una donna
che non conosci e che ami,
che non hai visto ma aspetti
e guardi lontano se qualcuno ti scopre
e fingi d'essere felice con l'ipocrisia negli occhi?
Che fai uomo, a che pensi quando trovi Amore
e che ti resta dopo, se in un giorno di sole
hai provato in un campo a vendere il sangue della vita,
hai provato in un' ora ad amare qualcuno?
Che ti resta, ancora Amore?
Ti conviene?
Sì, ti conviene uomo che vesti una corazza di ferro
e te la togli soltanto per fare all'amore,
sì ti conviene in un giorno di sole giocare all'amore
e parlare coi morti dopo quando hai paura di avere sbagliato,
sì ti conviene amare una donna
e cercare una mano calda che ti batta il petto,
che ti ricordi ogni giorno che vale molto la vita
e che un uomo, una donna, possono da soli ricostruire il mondo.

Il mio corpo, desideri il mio corpo? (Annalena Aranguren)

Il mio corpo, desideri il mio corpo?
Ho viso e labbra e occhi
che incantati ti guardano
ho seno e fianchi e gambe
ho mani che sanno toccare
denti che mordono
piano e con piacere.
Se mi tocchi ti accorgerai
che esiste questo corpo mio
su lui puoi addormentarti.
Ne faccio dono a te che non lo vedi
come se scalzo sopra l’erba all’alba
ignorassi il chiarore della rugiada.

Bacio (Alda Merini)

Bacio che sopporti il peso
della mia anima breve
in te il mondo del mio discorso
diventa suono e paura.

Questa notte (di Poetyca)

Non sciupare mai i sogni
essi ti permettono di vivere
di animare il grigiore del tempo
Non raccontarti che si tratta
solo di illusioni e che il realismo
accompagna meglio il viaggio
di quest'incognita che è la vita
Persino credere di saper vedere
con la forza della ragione
oltre l'immaginazione
diventa illusione che tu stesso crei
per fuggire tutte le paure
Non temere
le lacrime o i sorrisi
sono l'unica ricchezza che possiedi
ma non stringere troppo forte quel pugno
apri la mano e lascia andare
anche l'ultima piuma dei tuoi sogni
che questa notte colorerà il cielo.

 
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