La solitudine (una mia poesia)

Voglio amare ed essere amata..
Sogno una carezza sul mio viso
due occhi sinceri da guardare con intensita'
e che mi guardano con la stessa luce
Ma in questa sera invece sento il gelo..
c'e' una carezza vero...
ma non e' quella dell' amore
e' quella della solitudine...
quella solitudine che oramai conosco bene
quella solitudine che mi fa compagnia..
oramai ne riconosco il suo odore
e conosco a memoria la sua voce...


Alla Malinconia (Hermann Hesse)

Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
e nelle braccia dell’amore ed ascoltando il liuto
ti dimenticai, io tuo figlio infedele.
Tu però in silenzio mi seguivi,
ed eri nel vino che disperato bevevo,
ed eri nel calore delle mie notti d’amore,
ed eri anche nello scherno, che t’esprimevo.
Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi son tornato:
tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te.


Storia di Settembre (Romano Battaglia)

Cammino nello smarrimento del mare,
Cammino nello smarrimento del cielo,
non so chi sono nè dove vado.
Cammino nel vento
pensando a cose passate,
a cose mai avute, a cose sognate.
Cammino e la luce mi acceca,
un' onda mi sfiora e i passi scompaiono
dietro di me come ombre,
Cammino nel mare,
cammino nel cielo,
cammino nel vento.
Cammino perduta nel mio smarrimento.


Bella (da Notredame de Paris)

Quasimodo(il gobbo):

Bella
La parola bella e nata insieme lei
Col suo corpo e con i piedi nudi lei
E' un volo che afferrerei e stringerei
Ma sale su l'inferno a stringere me
Ho visto sotto la sua gonna da gitana
Con quale cuore prego ancora Notre Dame
C'e...
Qualcuno che le scagliera la prima pietra
Sia cancellato dalla faccia della terra!
Volesse il diavolo, la vita passerei
Con le mie dita tra i capelli d' Esmeralda

Frollo(il prete):

Bella...
E' il demonio che si e incarnato in lei
Per straparmi gli occhi via da Dio, lei
Che ha messo la passione e il desiderio in me
La carne sa che paradiso e lei
C'e in me il dolore di un amore che fa male
E non m' importa se divento un criminale
Lei
Che passa come la bellezza piu profana
Lei porta il peso di un' atroce croce umana
O Notre Dame!
per una volta io vorrei
Per la sua porta come in chiesa entra in lei

Febo(il cavaliere):

Bella...
Lei mi porta via con gli occhi e la magia
E non so se sia vergine o non lo sia
C'e sotto Venere e la gonna sua lo sa
Mi fa scoprire il monte e non l'al di la
Amore, adesso non vietarmi di tradire
Di fare il passo a pochi passi dall' altare
Chi...
àˆ l'uomo vivo che potrebbe rinunciare
Sotto il castigo, poi, di tramutarsi in sale?
O Fiordaliso, vedi, non c'e fede in me
Vedro sul corpo di Esmeralda se ce n'e

Quasimodo,Frollo e Febo:

Ho visto sotto la sua gonna da gitana
Con quale cuore prego ancora Notre Dame
Qualcuno che le scagliera la prima pietra?
Sia cancellato dalla faccia della terra!
Volesse il diavolo, la vita passerei
Con le mie dita tra i capelli di Esmeralda
di Esmeralda

Prendi il mio cuore e portalo lontano (Saffo)

Prendi il mio cuore
e portalo lontano,
dove nessuno ci conosce,
dove il tempo non esiste ,
dove possiamo incontrarci,
senza etá e ricordi,
senza passato.
Con una luce che nasce all'orizzonte
e un domani sereno e silenzioso.
Prendi il mio sguardo
e portalo lontano,
dove possa vederti ogni giorno
e darti mille baci
e quindi' cento
e dartene altre mille
e quindi cento
quindi mille continui
e quindi cento.
Perché a me pare uguale agli dei,
chi siede a te vicino
e il dolce suono ascolta
mentre parli, e ridi ...amorosamente.
Subito a me il cuore si agita in petto
sol che appena ti veda,
e la voce non esce.
E la lingua si spezza.
Un fuoco sottile sale rapido alla pelle,
e gli occhi piú non vedono,
e rombano le orrecchie,
e tutto in sudore
e tremante com' erba patita scoloro.
E morte non pare lontana a me,
rapito di mente.


di Nazim Hikmet

In questa notte d'autunno
sono pieno delle tue parole
perole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole,amore
le tue parole,amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole erano uomini.


Mi ha girato intorno (Jacques Prévert)

Mi ha girato intorno
per mesi giorni e ore
e m'ha posato la mano sul seno
dicendomi Cuoricino
m'ha strappato una promessa
come si strappa un fiore dalla terra
E dentro la sua testa ha custodito la promessa
come si tiene un fiore in una serra
Ho scordato la promessa
e subito il fiore è appassito
E aveva gli occhi fuoi dalla testa
e m'ha gurdato storto
e m'ha insultata
Un altro è venuto e non m'ha chiesto niente
ma mi ha guardata dalla testa ai piedi
E già per lui ero nuda
dai piedi alla testa
e quando mi ha spogliata
mi son lasciata fare
e non sapevo niente di lui.


Messaggio di Saggezza

Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne...
All'improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :"AAAhhhhhhhhhhh!!!"
Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :
"AAAhhhhhhhhhhh!!!"
Con curiosità, egli chiese: "Chi sei tu?"
E ricevette la risposta: "Chi sei tu?"
Dopo il ragazzino urlò: "Io ti sento! Chi sei?"
E la voce rispose: "Io ti sento! Chi sei?"
Infuriato da quella risposta egli urlò: "Codardo"
E ricevette la risposta: "Codardo!"
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: "Papà, che succede?"
Il padre gli sorrise e rispose:"Figlio mio, ora stai attento:"
E dopo l'uomo gridò: "Tu sei un campione!"
La voce rispose: "Tu sei un campione!"
Il figlio era sorpreso ma non capiva.
Allora il padre gli spiegò: "La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un'eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore;
Se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.
La nostra Vita non è un insieme di coincidenze,
è lo specchio di noi stessi.


Tutto Quello Che Un Uomo (Sergio Cammariere)

Se non fosse per te
Cosa avrebbe un senso
Sotto a questo cielo immenso
Niente più sarebbe vero
Se non fosse per te
Come immaginare
una canzone da cantare
A chi non vuol sentirsi solo
Se non fosse per te
Crollerebbe il mio cielo
Se non fosse per te
Sarei niente, lo sai
Perché senza te io non vivo
E mi manca il respiro
Se tu te ne vai
Quando sono con te
Chiudo gli occhi e già volo
D'improvviso la malinconia se ne va
Dai pensieri miei cade un velo
E ritrovo con te l'unica verità
Solamente tu sai
Anche senza parole
Dirmi quello che voglio sentire da te
Io non ti lascerò
Fino a quando vivrò
Tutto quello che un uomo può fare
Stavolta per te lo farò
Una pioggia di stelle
Ora brilla nell'aria
Ed il mondo mi appare
Per quello che è
Un oceano da attraversare
Per un cuore di donna
O la spada di un re
Perchè senza te io non vivo
E mi manca il respiro se tu te ne vai
Solamente tu sai
Anche senza parole
Dirmi quello che voglio sentire da te
C'è un tempo per l'amore
Che spiegarti non so
Tutto quello che un uomo può fare
Stavolta per te lo farò
Tu sarai la regina
Dei miei desideri
L'orizzonte costante
Di questa realtà
Tu che sei per me, come vedi
Tutto quello che un uomo
Sognare potrà


Dal libro del Talmud

"...state molto attenti
a far piangere una donna,
che poi Dio conta le sue lacrime!
La donna è uscita
dalla costola dell'uomo,
non dai piedi
perché dovesse essere pestata,
né dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale
un po' più in basso del braccio
per essere protetta
e dal lato del cuore per essere
Amata...."


Quello che sei (Pedro Salinas)

Quello che sei
mi distrae da quello che dici.
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione, non le seguo:
sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
né lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai per un nuovo amore.
No.
Ti aspetto oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto del tuo desiderio,
amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.



Se tu sapessi (Pedro Salinas)

Se tu sapessi che quel
grande silenzio che stringi
tra le braccia, che quella
lacrima che tu asciughi
baciandola,
vengon da te, son te,
pena di te fatta lacrime
mie, singhiozzi miei.
Allora
non chiederesti più
- al passato, ai cieli,
alla fronte, alle lettere -
che cosa ho, perchè soffro.
E in intimo silenzio,
della luce e del capire,
mi baceresti ancora,
e desolatamente.
Con la desolazione
di chi al fianco non ha
altro essere, una pena
estranea; di chi è solo
ormai col suo dolore.
Volendo consolare
in altro chimerico
il gran dolore ch'è tuo.


di Pablo Neruda

Sono qui di fronte a te
con la mia finta felicità,
i miei falsi sorrisi,
che non possono nascondere
il desiderio che ho di te,
di toccare i tuoi capelli biondi,
di sfiorare le tue labbra con le mie.
Sei bellissima, lo vedo anch'io,
ma non so dirtelo.
No, non sono innamorato di te
- non lo sono mai stato di nessuna -
ma mi piacerebbe sentirti
almeno per un attimo mia,
provare emozione
per un tuo sguardo d'amore
... io che non voglio
amore eterno né pietà.
Aiutami, ti prego,
sto male:
nel dolore che attraversa
le mie risate stanche,
nell'oblìo assurdo delle mie sere vuote.
Inségnami ad amare,
a dare soprattutto,
a sciogliere il mare di ghiaccio
per poterti ricevere
e riscaldare.
Aiutami
a riscoprire il calore del mio cuore,
l'ingenua energia di un bambino stupìto,
il faro accecante del sole di luglio
soffocante nel tardo mattino.
Inségnami ad amare,
senza pretese,
senza progetti,
senza troppe speranze.


Io me ne andrei (Claudio Baglioni)

Dai rifai quel letto su
stai sempre a dormire tu
noi non ci prendiamo più per niente...
io a volte ho fame sai
Dio!
che rabbia che mi fai
tu prima l'amore e poi dormire...
e stiamo qui
in una stanza in affitto
un letto un bagno una cucina...
incomprensione
torto o ragione
malinconia ...
la sera e la mattina
e stiamo qui oggi come ieri
chi dice no chi dice sì
mio Dio però
voglio uscirne fuori
ma tanto so che non potrei
lasciare lui...
io me ne andrei
(riproviamo un'altra volta non è detto

e poi non si sa mai)
io me ne andrei
(cominciamo dal principio

tutto quanto vuoi)
io me ne andrei
(mi dai una mano)
a cercare lontano
(non ci vuole poi tanto)
una casa nel vento
(per ricominciare)
e poi volare in alto
dove tu non sei
(son sicuro che ce la farai)...
io me ne andrei lo faccio sai
lo faccio sai...
vedrai vedrai
ma tu che vuoi dicendo e noi
che importa noi...
io qui tu là
bicchieri vuoti, vestiti

cicche sopra il pavimento...
che confusione
maledizione che giorno è

devo aver perso il conto....
io qui tu là
a guardare il soffitto

come si può, come si fa
mio Dio però
come sono ridotto io non lo so
che ho fatto mai ho paura sai
paura sai
paura sai ...
io me ne andrei
(riproviamo un'altra volta

non è detto e poi non si sa mai)
io me ne andrei
(cominciamo dal principio

tutto quanto vuoi)
io me ne andrei
(mi dai una mano)
a cercare lontano
(non ci vuole poi tanto)
una casa nel vento
(per ricominciare)
e poi volare in alto
dove tu non sei
(son sicuro che ce la farai)...
io me ne andrei
lo faccio sai
lo faccio sai...
vedrai vedrai
ma tu che vuoi
dicendo e noi
che importa noi...
no, io non parlo più...
tu, resta a dormire tu...
io, io sto affondando giù da sola...


Stelle a mezzogiorno (di Cangaceiro)

L'anima è un immenso calderone in cui bolle ogni sentimento e ogni pensiero che soltanto oso di pensare. Tutto arriva ad un'alta temperatura e prende fuoco, si incendia e lentamente si consuma, lasciando alla fine soltanto un cumulo di cenere e una piccola nuvola grigia di fumo, che abbraccia il paesaggio circostante e lo nasconde dai miei occhi che scrutano tutto per scovare niente.
Ti vorrei raccontare la storia più bella che è stata mai raccontata, ti vorrei far vivere l'emozione più bella che è stata mai vissuta, ma non sono capace.
Non è mia abilità renderti felice e l'hai capito. Per questo con una mano hai chiuso le palpebre dei miei occhi, con le labbra hai sfiorato la mia guancia e con un flebile filo di voce mi hai sussurrato: "addio...". A quella parola mi sono aggrappato e ho seguito la tua scia luminosa allontanarsi dal mio sguardo e perdersi all'orizzonte, nell'infinito, dietro la mente e la ragione.
E dietro la mente e la ragione ho trovato la fantasia e con lei ti ho rivista bella e splendente come forse mai ti ho vista prima. Mi sorridevi felice. Nei tuoi occhi riuscivo a vedere l'amore che il tuo cuore provava per me, fratello gemello del mio d'amore.
Lentamente muovevo i miei passi verso di te e tu, per mio stupore, rimanevi lì ferma, sorridente sempre e luminosa quasi accecante.
Più mi avvicinavo e più bella diventavi.
Eri diventata l'essenza divina e pura della bellezza.
Eri tutto ciò che nella parola bellezza può essere racchiuso. Eri amore, gioia, felicità, passione, luce.
Eri rosa, giglio, orchidea, acqua, sole, vento.
Eri arcobaleno.
Eri una fantasia, una visione ideale, non vera ma non per questo meno profumata. Eri una pazzia, un pò come vedere le stelle mentre è ancora mezzogiorno.


Donna (Rabindranath Tagore)

Donna, non sei soltanto l'opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con i fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immortalita'.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d'estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre piu' preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per meta' sei donna,
e per meta' sei sogno.


Dammi solo poco (Rabindranath Tagore)

Dammi solo poco,
perché non dimentichi mai
di chiamarti il mio tutto.
Lasciami solo poco,
perché in ogni luogo
senta bisogno di te,
perché senza ritegni
possa tornare da te,
perché in ogni momento
possa offrirti il mio cuore.
Lasciami solo poco,
perché i tuoi doni
non ti nascondano mai;
dammi una sola catena
con cui possa legarmi
al tuo viso per sempre;
lascia che il tuo desiderio
inanelli la mia vita
e diventi catena per te...


di Osho

Dopo un po' impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non e' appoggiarsi a qualcuno

e la compagnia non e' una sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti

e i doni non sono promesse.
E cominci ad accettare le tue sconfitte

a testa alta e con gli occhi aperti
e la grazia di un adulto,

non con il dolore di un bambino.
E impari a costruire le tue strade oggi

perche' il terreno di domani
e' troppo incerto per fare piani.
E impari che il sole scotta se ne prendi troppo

percio' pianta il tuo giardino
e decora la tua anima

invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,

che sei forte davvero,
che vali davvero.

da Petali sulle ceneri (Rabindranath Tagore)

Ho desiderato tracciare le parole dell’amore
Nel proprio colore…
Ma come si nascondono in fondo al mio essere
E come sono deboli le lacrime.
Amica mia, queste parole senza colore
Tu le riconosceresti?
Ho desiderato esprimere le parole dell’amore
Nella loro propria musica…
Ma questa melodia non risuona che nel mio cuore
E i miei occhi sono pieni di silenzio.
Amica mia, queste parole senza musica
Tu le riconosceresti?


Lupo della steppa (Hermann Hesse)

Io lupo della steppa trotto solo
solo, nel mondo ormai di neve bianco...
Dalla betulla scende un corvo stanco,
ma non vedo una lepre, un capriolo!
Oh come voglio bene ai caprioli!
Poterne trovar uno, oh bella cosa!
Vi affonderei la bocca mia bramosa:
non v'è nulla che tanto mi consoli.
E con amor e affezion sincera,
delle tenere carni farei strazio,
finché di sangue veramente sazio
a urlare andrei dentro la notte nera.
Anche una lepre basterebbe, via!
Dolce ha la carne pel mio gusto bruto...
Possibile che tutto abbia perduto
quel che abbelliva un dì la vita mia?
È grigio ormai della mia coda il pelo,
e già la vista mi s'annebbia e oscura,
sono anni che mia moglie è in sepoltura,
ed una lepre, un capriolo anelo.
Vado a caccia di lepri, trotto e sogno
all'invernale sibilo del vento,
e ingozzo neve, neve, finché ho spento
la mia sete, e do l'anima al demonio.


Amore (Francesco Petrarca)

Ciò che ero solito amare non amo più;
mento;
lo amo ma meno;
ecco ho mentito di nuovo.
Lo amo, ma con più vergogna,
con più tristezza;
finalmento ho detto la verità.
È proprio così:
amo, ma ciò che amerei non amare,
ciò che vorrei odiare;
amo tuttavia,
ma contro voglia,
nella costrizione,
nel pianto,
nella sofferenza.


E'una vita che ti aspetto (Fabio Volo)

Dimmi tutto Giovanni, non voglio che tu mi tenga lontano da niente.
Non ti nascondo che in questi giorni ho pensato di avere qualcosa di brutto, ho avuto perfino paura di morire, quindi credo di essere pronto a qualsiasi altro problema.
«Ma che paura di morire? Il tuo problema non è aver paura di morire, ma aver paura di vivere. E' il contrario. Hai quella maledettissima malattia molto diffusa del "NON VIVERE"»
«Sei malato di non vita. Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita.
Vivi, buttati, apriti, ascoltati.
Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti, ma non vivi.»
[..]
Giovanni non aveva detto niente di nuovo. Giovanni non mi aveva rivelato nulla che in fondo non sapessi già. Aveva semplicemente portato tutto a galla. Aveva acceso la luce di quella stanza, che tenevo spenta per non vedere.
Il problema era che da quel momento, anche se la rispegnevo, ormai avevo visto com'era arredata la stanza.
Anche al buio sapevo cosa c'era dentro

di Friedrich Wilhelm Nietzsche

Osserva il gregge che pascola davanti a te:
non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi; salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo, e così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere e con il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell'attimo e perciò né triste né annoiato... L'uomo chiese una volta all'animale: Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della tua felicità? L'animale voleva rispondere e dire: ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire – ma dimenticò subito anche questa risposta e tacque. Così l'uomo se ne meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter imparare a dimenticare e di essere sempre attaccato al passato: per quanto egli vada e per quanto velocemente, la catena lo accompagna. È un prodigio: l'attimo, in un lampo, è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via – e improvvisamente rivola indietro, in grembo all'uomo.
Allora l'uomo dice "Mi ricordo".


La morte non è niente (Henry Scott Holland)

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.


Musica (Paolo Meneguzzi)

Cammino lungo la tua via
e il tempo sai non passa mai
lontano da te la vita non è facile
nel mio silenzio resterò
e finchè respiro non avrò
ti aspetterò io sarò qui se tornerai
e poi sarai
davanti a tutto tu
combatterò per dirti che io credo in noi
perchè per me lo sai sei musica nell'anima
e insieme a te non cadrò non cadrò
è per te che non mi stanco un attimo di vivere
comunque andrà dentro di me tu vivrai
e suonerai
vorrei guardare gli occhi tuoi
e in ogni istante viverti
sentire che tu resterai sempre con me
da qui così
il mio sentiero sarai tu
mi porterai dentro di te se vorrai
perchè per me lo sai sei musica nell'anima
io senza te non vivrò non vivrò no
è per te che il sole non finisce mai di splendere
non smetterò di amarti mai dentro me
tu suonerai
così sarai
davanti a tutto tu
combatterò per dirti che io credo in noi
perchè per me lo sai sei musica nell'anima
e insieme a te non cadrò non cadrò no
è per te che il sole non finisce mai
di splendere
comunque andrà dentro di me tu vivrai
e suonerai.


Scarpette Rosse (Joyce Lussu)

"C'è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede
ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio
di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c'è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c'è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bimbo di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chissà di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto
lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l'eternità
perchè i piedini dei bambini morti
non crescono
c'è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole".


Partire e' un po' morire (Edmond Haracourt )

" Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama
poiché lasciamo un po' di noi stessi
in ogni luogo ad ogni istante.
E' un dolore sottile e definitivo
come l'ultimo verso di un poema...
Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama.
Si parte come per gioco
prima del viaggio estremo
e in ogni addio seminiamo
un po' della nostra anima. "


Il mio passato (Alda Merini)

Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che e’ passato
e’ come se non ci fosse mai stato.
Il passato e’ un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato e’ solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho gia’ visto
non conta piu’ niente.
Il passato ed il futuro
non sono realta’ ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.


Ognuno e' solo (Hermann Hesse)

E' strano, vagare nella nebbia!
Solitario è ogni cespuglio e pietra,
nessun albero vede gli altri,
ognuno è solo.
Pieno di amici mi era il mondo,
quando la mia vita era ancora luminosa,
ora che la nebbia cala,
nessuno si vede più.
Veramente, non è saggio
chiunque non conosca il buio,
che piano e inesorabilmente
da tutti lo separa.
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessuno conosce gli altri,
ognuno è solo.


Ho voglia di te (Federico Moccia)

"Ho voglia di te".
Perché quando ami non c'è altro da dire.
È inevitabile.
Può accadere di tutto,
possono dirti qualunque cosa,
cercare di convincerti del contrario.
Ma dentro, nel tuo cuore,
nel tuo animo, nella tua testa,
girano solo quelle parole.
Ho voglia di te.
Quando ridi, quando lo aspetti,
quando lo cerchi, quando lo pensi.
Ho voglia di te.
Quando guardi le cose, quando mangi e sbuffi,
quando dormi, quando sogni...
Ho voglia di te.
Quando hai paura, quando ti abbracci,
quando ti arrabbi e te ne vai.
Ho voglia di te.
Di mattina, di sera, di notte.
Quando fai altro.
Ho voglia di te.
Anche se ti fa male,
anche se a volte non andrà come doveva.
Ho voglia di te.
Forse questa è la risposta.
Perché le risposte, a volte,
arrivano quando meno te lo aspetti.
O forse proprio quando non le aspetti più.


Vorrei dirti le piu' profonde parole d'amore (Rabindranath Tagore)

Vorrei dirti le più profonde parole d'amore,
ma non oso, per timore che tu rida.
Ecco perché mi burlo di me stesso e del mio segreto.
Derido il mio dolore per paura che tu faccia lo stesso.
Vorrei dirti le parole più vere,
ma non oso, per paura che tu rida.
Ecco perché mento, dicendo il contrario
di quello che penso.
Rendo assurdo il mio dolore per paura che tu
faccia lo stesso.
Vorrei usare le parole più preziose
che ho riservato per te, ma non ne ho il coraggio;
temo che non si comprenda il loro valore.
Ecco perché ti parlo con durezza,
e vanto la mia forza brutale.
Ti faccio del male per paura che tu
non conosca mai cosa sia il soffrire.
Vorrei sedermi vicino a te in silenzio,
ma non ne ho il coraggio:
temo che il mio cuore mi salga alle labbra.
Ecco perché parlo stupidamente
e nascondo il mio cuore dietro le parole.
Tratto crudelmente il mio dolore
per paura che tu faccia lo stesso.


La voce a te dovuta (Pedro Salinas)

Il modo tuo d'amare
è lasciare che io ti ami.
Il sì con cui ti abbandoni
è il silenzio.
I tuoi baci sono offrirmi
le labbra perchè io le baci.
Mai parole o abbracci mi diranno
che esistevi e mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi; tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,
per timore che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guerdare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d' amarti solo io.



Prima colazione (Jacques Prevert)

Lui ha messo
Il caffè nella tazza
Lui ha messo
Il latte nel caffè
Lui ha messo
Lo zucchero nel caffellatte
Ha girato
Il cucchiaino
Ha bevuto il caffellatte
Ha posato la tazza
Senza parlarmi
S'è acceso
Una sigaretta
Ha fatto
Dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
Nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S'è alzato
S'è messo
Sulla testa il cappello
S'è messo
L'impermeabile
Perché pioveva
E se n'è andato
Sotto la pioggia
Senza parlare
Senza guardarmi,
E io mi son presa
La testa fra le mani
E ho pianto...


Da "Il delfino" (Sergio Bambaren)

L'amore è anche imparare
a rinunciare all'altro,
a saper dire addio
senza che i tuoi sentimenti
ostacolino ciò che probabilmente
sarà la cosa migliore
per coloro che amiamo...



Perche' le persone gridano ( M. Ghandi)

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?" Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché?
Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."


Di Fernando Pessoa

Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l’antica e erronea fede,
l’ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perché è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno.


Ballata della nostalgia inseparabile (Rafael Alberti)

Sempre questa nostalgia, quest'inseparabile
nostalgia che ogni cosa allontana e muta.
Dimmelo tu, albero.
Ti guardo. Mi guardi. E non sei più lo stesso.
E non è lo stesso il vento che ti sferza.
Dimmelo tu, acqua.
Ti bevo. Mi bevi. E non sei più la stessa.
Non è la stessa terra della tua gola.
Dimmelo tu, sogno.
Ti prendo. Mi prendi: E non sei più lo stesso.
Non è lo stesso astro che culla il tuo sonno.
Dimmelo tu, stella.
Ti chiamo. Mi chiami. E non sei più la stessa.
Non è la stessa la chiara notte che ti brucia.
Dimmelo tu, notte.


Anche Questa E' Vita (Anonimo Italiano)

Anche questa e' vita giorni di lavoro
e poi si torna a casa,
sempre nell'attesa
di un domani un po' migliore
e la ragazza giusta del tuo cuore
dov'e' finita?
anche questa e' vita
ma che confusione,
hai perso un giorno
e devi ricominciare,
tutto daccapo ormai...
anche le ore vuote
quelle piu' lunghe di un giorno,
stringi una forza nuova tra le dita
anche se siamo nei guai,
io e te...
anche ora,
ora che mi stai lontano,
ora che non ho nessuno,
ora che ti penso
come non ho fatto mai...
anche questa e' vita
anche se piango dentro,
tu m'hai colpito proprio al centro,
del cuore e mi ci passi
sopra con le dita,
ora che e' finita,
anche questa e' vita...
anche questa e' vita
come l'amore e' guerra,
quando ci sbatti l'anima per terra...
e noi siamo facili bersagli
di frecciate nel cuore,
tagli profondi da cicatrizzare...
anche quelle notti
di pensieri scuri e libri da studiare,
quando la noia e' la tua amica migliore,
tutto e' vita ma che vuoi
nei miei sogni?
anche ora
ora che mi stai lontano,
ora che non ho nessuno,
ora che ti penso
come non ho fatto mai...
anche questa e' vita
anche se piango dentro,
tu m'hai colpito proprio al centro,
del cuore e mi ci passi
sopra con le dita,
ora che e' finita,
anche questa e' vita...


Non avessi mai visto il Sole (Emily Dickinson)

Non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto al mio deserto
una desolazione inaudita...


La lontananza (Andrea Saviano)

Se in questa notte priva di stelle,
il tuo sguardo guarda lontano,
dove davanti non c'è niente,
eppure senti lui presente,
senti come se allungando la mano,
lo potessi quasi toccare.
Se nel silenzio della tua stanza,
senti risuonare le sue ultime parole,
e le senti come dolci carezze,
che t'accompagnano fino a domani.
Se il giorno passa distratto,
tra distratte persone intorno a te,
Se tutte le parole che ti vengono dette
restano chiuse al di fuori di te
e ti sembrano solo rimbalzare addosso.
Se il tuo cuore ti parla e continua...
continua a parlare, parlare, parlare...
non sapendo di farti un po' male.
Se quel dolore è fatto di sguardi,
di baci, carezze e dolci parole.
Se il ricordo che di strugge,
che a volte dentro ti distrugge,
è una voce che ti dice "ti amo";
non fuggire quel dolce ricordo,
perché lui non è fatto di passato,
accettalo dentro di te come cosa che passa...
perché al suo ti amo di ieri,
avrai oggi un altro ti amo...
solo una cosa ormai può cambiare,
la sua voce che invece che torno,
ti dirà sorridendo resto.


Fate battere i vostri cuori all'unisono con le mie parole (M.Gandhi)

TESTO COMPLETO DEL DISCORSO
TENUTO DA GANDHI
ALLA CONFERENZA
DELLE RELAZIONI ASIATICHE,
NEW DELHI, 2 APRILE 1947 -
"FATE BATTERE I VOSTRI CUORI
ALL'UNISONO CON LE MIE PAROLE" -
TRADUZIONE E COMMENTO
A CURA DI TARA GANDHI -
DA AVOICOMUNICARE.IT

Ti scatterò una foto (Tiziano Ferro)

Ricorderò e comunque anche se non vorrai
Ti sposerò perché non te l' ho detto mai
Come fa male cercare , trovarti poco dopo
E nell' ansia che ti perdo ti scatterò una foto…
Ti scatterò una foto…
Ricorderò e comunque e so che non vorrai
Ti chiamerò perché tanto non risponderai
Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco
E capendo che ti ho perso
Ti scatto un' altra foto
Perché piccola potresti andartene dalle mie mani
Ed i giorni da prima lontani saranno anni
E ti scorderai di me
Quando piove i profili e le case ricordano te
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te
Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
E riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante
Ma pure avendoti qui ti sentirei distante
Cosa può significare sentirsi piccolo
Quando sei il più grande sogno il più grande incubo
Siamo figli di mondi diversi una sola memoria
Che cancella e disegna distratta la stessa storia
E ti scorderai di me
Quando piove i profili e le case ricordano te
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te
Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
Non basta più il ricordo
Ora voglio il tuo ritorno…
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore
Lo stesso sapore con te
Io Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire…

Il meglio di te (Madre Teresa di Calcutta)

L'uomo è irragionevole,
illogico, egocentrico:
non importa, amalo.
Se fai il bene, diranno che lo fai
per secondi fini egoistici:
non importa fa il bene.
Se realizzerai i tuoi obiettivi,
incontrerai chi ti ostacola:
non importa realizzali.
Il bene che fai forse
domani verrà dimenticato:
non importa, fai il bene.
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile:
non importa, sii onesto e sincero.
Quello che hai costruito può essere distrutto:
non importa, costruisci.
La gente che hai aiutato,
forse non te ne sarà grata:
non importa aiutala.
Dà al mondo il meglio di te,
e forse sarai preso a pedate:
non importa, dà il meglio di te.


Le foglie morte (Jacques Prévert)

Oh! Vorrei tanto che tu ricordassi
i giorni felici quando eravamo amici.
La vita era più bella.
Il sole più bruciante.
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti
e il vento del nord le porta via
nella fredda notte dell'oblio.
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti.
Ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride ancora e ringrazia la vita.
Ti amavo tanto, eri così bella.
Come potrei dimenticarti.
La vita era più bella
e il sole più bruciante.
Eri la mia più dolce amica ...
Ma non ho ormai che rimpianti.
E la canzone che cantavi
sempre, sempre la sentirò.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi...


Vivere una sola vita (Ndjock Ngana)

Vivere una sola vita
in una sola città,
in un solo paese,
in un solo universo,
vivere in un solo mondo
è prigione.
Amare un solo amico
un solo padre
una sola madre
una sola famiglia
amare una sola persona
è prigione
Conoscere una sola lingua
un solo lavoro
un solo costume
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.
Avere un solo corpo
un solo pensiero
una sola conoscenza
una sola essenza
avere un solo essere
é prigione.


Una rosa dal mare (Romano Battaglia)

Una volta mi dissero
che l'amore dei gabbiani,
come quello degli alcioni,
dura a lungo,
spesso per tutta una vita.
Infatti i pescatori a volte
trovano sulla sabbia
i loro corpi senza vita,
a due alla volta mai soli.
Volano per l'ultima volta
sulla riva solitaria
per morire insieme.


Di Alda Merini

Non avessi sperato in te
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore
tu che continui a dirmi
che verrai domani
e non capisci che per me
il domani e' gia' passato...


Da Gitanjali (Rabindranath Tagore)

Era un giorno in cui
non mi ero preparato per riceverti.
Entrando nel mio cuore
come un qualsiasi
non invitato
sconosciuto
imprimesti il segno dell'eternità
agli attimi fuggenti
della mia vita.
Oggi per caso
faccio luce su di essi
vedo il tuo sigillo
e li scopro perduti nella polvere
mescolati con le gioie e i dolori
dei giorni futili e dimenticati.
Allora tu non ti allontanasti
con disprezzo
dai miei giochi infantili
nella terra
e i passi che sentii
nella stanza
sono gli stessi che oggi sento
risuonare di stella in stella.

Ho dipinto la pace (T. Sorek)

Avevo una scatola di colori
brillanti, decisi, vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso
per il sangue dei feriti.
Non avevo il nero
per il pianto degli orfani.
Non avevo il bianco
per le mani e il volto dei morti.
Non avevo il giallo
per la sabbia ardente,
ma avevo l'arancio
per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste dei chiari cieli splendenti,
e il rosa per i sogni e il riposo.
Mi sono seduta e ho dipinto la pace.


E' come una marea (Pablo Neruda)

E' come una marea, quando lei fissa su me
i suoi occhi neri,
quando sento il suo corpo di creta bianca e mobile
tendersi a palpitare presso il mio,
è come una marea, quando lei è al mio fianco.
Disteso davanti ai mari del Sud ho visto
arrotolarsi le acque ed espandersi
incontenibilmente
fatalmente
nelle mattine e nei tramonti.
Acqua delle risacche sulle vecchie orme,
sulle vecchie tracce, sulle vecchie cose,
acqua delle risacche che dalle stelle
s'apre come una rosa immensa,
acqua che va avanzando sulle spiagge come
una mano ardita sotto una veste,
acqua che s'inoltra in mezzo alle scogliere,
acqua che s'infrange sulle rocce,
e come gli assassini silenziosa,
acqua implacabile come i vendicatori
acqua delle notti sinistre
sotto i moli come una vena spezzata,
o come il cuore del mare
in una irradiazione tremante e mostruosa.
E' qualcosa che dentro mi trasporta e mi cresce
immensamente vicino, quando lei è al mio fianco,
è come una marea che s'infrange nei suoi occhi
e che bacia la sua bocca, i suoi seni, le mani.
Tenerezza di dolore e dolore d'impossibile,
ala dei terribili
che si muove nella notte della mia carne e della sua
come un'acuminata forza di frecce nel cielo.
Qualcosa d'immensa fuga,
che non se ne va, che graffia dentro,
qualcosa che nelle parole scava pozzi tremendi,
qualcosa che, contro tutto s'infrange, contro tutto,
come i prigionieri contro le celle!
Lei, scolpita nel cuore della notte,
dall'inquietudine dei miei occhi allucinati:
lei, incisa nei legni del bosco
dai coltelli delle mie mani,
lei, il suo piacere unito al mio,
lei, gli occhi suoi neri,
lei, il suo cuore, farfalla insanguinata
che con le due antenne d'istinto m'ha toccato!
Non sta in questo stretto altopiano della mia vita!
E' come un vento scatenato!
Se le mie parole trapassano appena come aghi
dovrebbero straziare come spade o come aratri!
E' come una marea che mi trascina e mi piega,
è come una marea, quando lei è al mio fianco!


Anima mia (Nazim Hikmet)

Anima mia,
chiudi gli occhi
piano piano
e come s’affonda nell’acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni ti accoglierà.
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell’arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi piano piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde anima mia.


Canzone d'Amore (Hermann Hesse)

Per dire cos’ hai fatto
di me, non ho parole,
cerco solo la notte
fuggo davanti al sole.
La notte mi par d’oro
più di ogni sole al mondo,
sogno allora una bella
donna dal capo biondo.
Sogno le dolci cose,
che il tuo sguardo annunciava,
remoto paradiso
di canti risuonava.
Guarda a lungo la notte
e una nube veloce,
per dire cos’ hai fatto
di me, non ho la voce.


Se il mio cuore potesse parlare (Xavier Wheel)

Se il mio cuore potesse parlare,
quante cose avrebbe da dire,
ti narrerebbe di passioni profonde, sentimenti sinceri,
perché tu lo sai, egli non sa cosa vuol dire mentire,
non conosce ragione,
non cerca ricchezza,
a lui basta anche solo una languida carezza.
Quello per cui vive, batte e combatte,
è qualcosa che va ben oltre ogni illusione.
Quello che lui cerca e ricerca con forza incessante,
è un sentimento vero, profondo, vibrante,
per cui ogni cosa è disposto a sacrificare,
per quell'irruenta, incontenibile, voglia d'amare.
Voglia d'amare e di essere amato,
ma quante volte è stato ingannato,
deriso, usato, umiliato,
quanto dolore, furore ha provato,
quante volte è stato spezzato,
molte volte l'ho sentito ferito,
ma non l'ho mai visto sconfitto.
In lui non c'è posto per il disprezzo,
non serba rancore, non brama vendetta,
anche se a volte ciò che gli resta è soltanto tanta amarezza.
Tutto questo però non l'ha cambiato, non l'ha inaridito,
è sempre rimasto lo stesso,
anzi ogni volta il suo pulsare si è fatto più intenso,
ed io ho continuato a sentirlo, a seguirlo,
perché è dal mio piccolo cuore che scaturisce ogni mio sentimento,
senza di esso non esiste emozione.
In ogni cosa che penso, che dico o che faccio,
in ogni mio singolo gesto, c'è sempre del mio cuore il riflesso.
Ah, se lo lasciassi fare, ogni cosa lui saprebbe trasformare,
ed ogni mio sogno diverrebbe realtà,
e la realtà un sogno bellissimo da cui nessuno mi potrebbe svegliare.
Ah, se il mio cuore potesse parlare,
le corde melodiose dei tuoi sentimenti saprebbe far risuonare.
Se potessi farti sentire il suono della sua voce che ti sfiora la pelle,
che ti sussurra dolci parole,
come solo lui sa fare, che lui solo può usare.
Quel suo dolce bisbiglio,
come il tenero canto d'un usignolo al risveglio del giorno
desterebbe il tuo cuore assopito,
ed il loro battito diverrebbe uno solo,
sommesso, profondo,
eppur così forte da far sembrare silenzio tutto ciò che sta intorno.
Così potente da far zittire di colpo,
tutto l'odio, l'invidia, l'arroganza del mondo.
Così penetrante da far risaltare ogni particolare,
tanto che basta un sorriso, uno sguardo per farti sognare.
Ah, se il mio cuore potesse parlare...


 
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